Chi non pensa al Natale quando si parla di dicembre? L’ultimo mese dell’anno è noto per essere ricco di doni e momenti conviviali in cui spesso i protagonisti sono piatti e preparazioni prelibate che solitamente non si mangiano durante il resto dell’anno.
Insieme ai regali, soprattutto a ridosso delle festività natalizie, arrivano anche le grandi abbuffate: cene con i colleghi, pandori portati in ufficio, pranzi in famiglia e anche aperitivi per scambiarsi gli auguri di fine anno. In che modo si può affrontare questo periodo dell’anno senza i sensi di colpa per le calorie di troppo e senza poi temere il numero che ritroveremo sulla bilancia a gennaio?
Ciò che è fondamentale è cercare di mantenere l’equilibrio che solitamente si ha nel corso dell’anno, senza eccedere con le abbuffate ma senza nemmeno correre ai ripari con diete o digiuni nei giorni precedenti o successivi.
Come sappiamo il nostro Paese vanta già di per sé una ricca tradizione culinaria e le festività non ne sono certo esenti, anzi, spesso in questo periodo con un pranzo si soddisfa il fabbisogno calorico giornaliero. In qualsiasi caso, è corretto vivere al meglio le feste anche gustandosi le varie pietanze servite a tavola. L’importante è limitare gli eccessi a giorni specifici come Natale Santo Stefano, Epifania o Capodanno, senza che questi diventino dei lascia-passare per sconvolgere le proprie abitudini alimentari per due settimane consecutive o persino un mese.
Tra un pandoro a casa e un torrone in ufficio
Un accorgimento che può fare la differenza riguarda i fuori pasto che spesso iniziano proprio sul lavoro. È molto facile che nei periodi che precedono le feste case e uffici si riempiano di dolciumi vari come cioccolatini ma anche panettoni e torroni. Nell’arco della giornata questi piccoli sfizi possono sommarsi in un eccesso di grassi saturi e zuccheri semplici. Alla fetta di pandoro lasciata sulla scrivania è bene allora preferire delle tisane o degli infusi che tra i loro numerosi benefici regalano anche un effetto appagante all’olfatto grazie alle spezie come cannella, vaniglia, zenzero, arancia o camomilla.
È comunque giusto godersi anche i momenti in compagnia con amici e colleghi con un’attenzione in più a piccole scelte: al ristorante preferiamo dei menù che non si allontanino troppo dalla dieta mediterranea e optiamo per delle porzioni più piccole così da poter assaggiare anche più pietanze.
Rinunciare al panettone? Certo che no!
Tra un pranzo e una cena molti cercano di rimediare alle abbuffate con delle diete detox: attenzione anche in questo caso a non esagerare. Se durante il mese si mantengono le proprie abitudini alimentari (favorendo la dieta mediterranea) e di movimento, allora non sarà necessario “tirare la cintura” nelle settimane precedenti o successive. Il corretto comportamento per godersi le festività anche a tavola rimane quello dell’equilibrio: basta avere sempre in mente quelle buone pratiche valide tutto l’anno ma che in questo periodo possono sembrare più difficile da seguire.
Il freddo non invoglia sicuramente a praticare sport all’aria aperta e il più delle volte la pioggia o il vento non aiutano. L’alternativa è impegnarsi nelle palestre o nelle piscine, a volte può essere noioso praticare attività fisica al chiuso da soli e la tentazione di fare altro potrebbe prendere il sopravvento. La compagnia di amici o colleghi può aiutare ad essere costanti nell’attività fisica.
E per soddisfare il fabbisogno giornaliero di verdura anche nei mesi più freddi si possono preparare delle invitanti zuppe o vellutate che aiutino a riscaldarci. Frutta e verdura possono consumare anche nelle centrifughe o negli estratti. La differenza tra i due? Le centrifughe consistono in frutta o verdura tritate con una lama ad alta velocità mentre un estratto si ottiene dalla spremitura degli alimenti a freddo. Un estratto, rispetto a una centrifuga, conserva meglio le sostanze sensibili al calore che viene invece prodotto dalla lama che ruota alta velocità.
L’altra faccia del Natale
Il Natale può essere vissuto da alcune persone come un momento di forte stress a causa di stravolgimenti rispetto alle abitudini quotidiane, le corse agli acquisti, momenti di convivialità che tolgono spazio alle proprie attività e ai momenti di esercizio fisico.
Esiste anche un’altra faccia del Natale: non tutti possono passare le festività con i propri cari e questo specifico periodo dell’anno può accentuare la nostalgia e la sensazione di distanza. La solitudine durante le festività è una realtà di cui si parla poco e che riguarda soprattutto gli anziani che vivono da soli e non hanno qualcuno con cui trascorrere del tempo in compagnia. Nasce così il rischio incappare in quello che viene definito Christmas Blues ovvero un insieme di emozioni negative e malessere fisico che sono specchio dello stress che la persona sta vivendo.
Anche in questo caso la soluzione risiede nel mantenimento delle abitudini che si hanno durante tutto l’anno e ritagliarsi dei momenti per continuare a fare ciò che ci fa star bene. In questo modo sarà possibile apprezzare al meglio il tempo passato a tavola e in compagnia degli amici e parenti senza sentirsi sopraffatti.
Buone Feste!
Chiudiamo l’articolo con alcuni consigli di salute sotto l’albero:
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